29.8.11

Dessert tropicale alla papaya


Da quando, qualche giorno fa, ho ricevuto in dono (come immeritata ricompensa per una torta che ho realizzato e devoluto in beneficenza a tre bambini golosi) un abominevole fascicolo pieno di ricette che prevedono l'abbinamento mango-cioccolato e quello ananas-papaya (o papaia?), la mia nuova fissa è inevitabilmente diventata quella di scovare al più presto questi allegri frutti tropicali e sperimentarci (sempre al più presto) qualcosa.
Detto, fatto! Immaginerete l'immensa gioia da me provata quando sabato mattina, al supermercato, me li sono visti serviti su un piatto d'argento (ok, cala, cala Kaori, era solo una semplice cassetta di legno, ma son dettagli)!
Il prezioso bottino portato a casa, comprensivo di un mango e due papaye, è passato quasi direttamente dal frigo all'angolo delle torture; con il primo ho appena terminato di preparare questa (che cercherò di proporvi in qualche ricetta prima di finirla tutta a cucchiaiate), mentre con una delle due papaye ho preparato il dolce al cucchiaio che ora vi presenterò.
Il sapore della papaya, ricchissima in vitamine e sali minerali, ricorda vagamente quello del melone cantalupo, ma a dire il vero io l'ho trovato molto meno dolce e saporito. Avendo in frigo uno yogurt (toh, che combinazione!) ad ananas, ho pensato di unire in piccole dosi questo e altri ingredienti altrettanto tropicali per comporre un dessert che fosse sì leggero, ma non per questo privo di personalità.
E se avanzano due cucchiai di mousse e mezzo savoiardo? Ve l'ho già accennato che io non butto via niente?! Beh, allora si reinterpreta la ricetta e le si da un tocco di originalità: qualche scorzetta di arancia candita, qualche ricciolo di cioccolato bianco, una leggerissima spolverata di zenzero e cannella, e il dessert al bicchiere è pronto!
Contenendo i Savoiardi, non ho potuto inserire questa ricetta tra quelle senza glutine, ma può senza problemi diventarlo sostituendo i classici biscotti con un equivalente prodotto gluten free.

Dessert tropicale alla Papaya (per una pirofila di ø 16-20)

Per la Mousse leggera alla Papaya:

Papaya, una da 400 g
Ricotta vaccina, 150 g
Fruttosio, 1 cucchiaio colmo
Yogurt intero (io all'ananas), 5 cucchiai
Sciroppo d'acero, 2 cucchiai
Sale, 1 pizzichino

Per la bagna:

Acqua, 40 ml
Zucchero, 1 cucchiaino
Sciroppo d'acero, 2 cucchiaini
Cointreau, 1 cucchiaino

Per la composizione e la decorazione del dolce: una decina di Savoiardi, della farina di cocco e qualche fettina di papaya.

Lavare e asciugare delicatamente la papaya e privarla della buccia con un pelapatate.
Dividerla con un coltello a lama liscia in due parti nel senso della lunghezza e, con l'aiuto di un cucchiaino, eliminare tutti i semini.
Tagliare il frutto a fettine e unirle in una terrina insieme agli altri ingredienti della mousse.
Frullare il tutto; io utilizzo il frullatore a immersione, perché trovo che rispetto agli altri frullatori o robot da cucina "stressi" di meno i composti cremosi e li renda spumosi come se fossero montati.
Riporre la mousse ottenuta in frigo e lasciarla riposare fino al momento dell'utilizzo.

Nel frattempo preparare lo sciroppo: portare a bollore l'acqua con lo zucchero, aggiungervi lo sciroppo d'acero, far bollire per due minuti e lasciar raffreddare (questa operazione io la svolgo sempre al microonde, che rende tutto più rapido).
Mettere le fettine di papaya tenute da parte in infusione nello sciroppo caldo. Dopo 5 minuti estrarle, sigillarle nella carta di alluminio e metterle nuovamente da parte in luogo fresco.
Aggiungere il Cointreau quando lo sciroppo si sarà stemperato.

A questo punto è possibile comporre il dolce: ricoprire il fondo della pirofila con uno strato di savoiardi, bagnarne ciascuno con lo sciroppo (aiutandosi con un cucchiaino) e versarvi un primo strato di mousse.
Proseguire allo stesso modo per il secondo strato.
Guarnire con una leggera spolverata di farina di cocco* e con le fettine di papaya tenute da parte**.

*   Se gradite potete metterne anche sul primo strato di crema, ma vi consiglio di non abbondare, perché il gusto della papaya è già molto delicato e si confonderebbe troppo con gli altri aromi.
** L'ideale sarebbe stato caramellarle (come ha fatto la mia "araba" preferita con le fettine di limone un po' di tempo fa), ma un po' per mancanza di tempo, un po' perché non mi andava di rendere più sofisticato un dolce che di per sé non lo è affatto, ho preferito lasciarle così com'erano!
E ora? Non mi resta che dirvi: affondate il cucchiaino!

6 commenti:

  1. Adoro la papaya anche se non la trovo facilmente, devo dire che il dolce mi ispira molto!

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  2. lerocherhotel, mi fa piacere che vi sia piaciuta!

    Stefania, in realtà nemmeno qui a Napoli si trovano sempre, sono stata anch'io fortunata a poterla provare! Noi abitanti delle sponde mediterranee abbiamo i preziosissimi agrumi, ma questa papaya pure non scherza, sembra essere un pozzo di Vitamina C!
    Però preferisco il mango, più acidulo e saporito!

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  3. Ciao Raffaella, grazie della visita e dei tanti complimenti! :-)

    Contraccambio facndomi venire l'acquolina in bocca davanti a questa mousse alla papaya che mi ricorda alcuni degli anni di infanzia passati in Somalia.

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  4. Grazie a te, Alessandro! I complimenti li meriti, è davvero particolarissimo il tuo blog!
    Ma hai girato tutto il mondo?! Complimenti!

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