25.9.14

Risolatte (Riskrem) al caramello




Ho lanciato l'ultima felicità al vento per una vista più alta sulle cose.

(Henrik Ibsen, Sulle alture)




Le belle esperienze non sono tutte uguali.
Ce ne sono alcune delle quali possiamo parlare, provando a descrivere i sentimenti che suscitano in noi per condividerli con gli altri, e ce ne sono alcune delle quali, pur facendo ricorso a ogni sorta di immagine o parola, non saremmo mai in grado di dire abbastanza.
La mia vacanza ai fiordi norvegesi è una di queste ultime.





















Guardare e riguardare il migliaio di scatti catturati in quei luoghi non mi aiuta, ancora a distanza di un mese, a realizzare di averli visti e vissuti davvero, quei paesaggi mozzafiato, quegli scenari paradisiaci, quegli scorci di natura incontaminata. 
La Norvegia non ha qualcosa di magico, di incantato, di fiabesco; la Norvegia è una magia, un incanto, una fiaba.
In quel Paese, io e Rosario abbiamo lasciato una parte del nostro cuore.
Una parte di cuore alla quale, un giorno, sicuramente ci ricongiungeremo. :-)

Del resto non può essere un puro caso il fatto che il dessert norvegese per eccellenza, quello preferito dai bimbi, quello che, nel periodo natalizio, non può assolutamente mancare, sia a base di riso, l'ingrediente scelto come tema dell'MTChallenge del mese! ;-)
Riso, latte, panna montata e zucchero a velo: sono appena quattro gli ingredienti di base del riskrem, questa sorta di budino freddo particolarmente soffice, cremoso e delicato.
In questa preparazione, il riso viene cotto nel solo latte (ingredienti in proporzione di circa 1:2), fino a che non l'abbia completamente assorbito, dopodiché viene lasciato raffreddare. Questa base di riso, molto poco dolce e piuttosto compatta, viene poi ammorbidita e arricchita dall'aggiunta di una parte di panna montata con lo zucchero a velo, e il tutto viene servito in una grande ciotola da presentare in tavola, accompagnato da una salsa di frutti rossi (solitamente ribes o lamponi) che serve a rendere più dolce e goloso questo semplicissimo dolce al cucchiaio.
La tradizione vuole che, all'interno del budino, venga "nascosta" una mandorla pelata, e che il fortunato che la trova nella propria coppetta vinca il cosiddetto mandelgave ("dono della mandorla"), che consiste quasi sempre in un dolcetto di marzapane a forma di maialino.

Confrontando le varie ricette trovate in rete con quella esemplificativa proposta da Acquaviva per la nostra sfida, sono giunta alla conclusione che, attenendomi alle dosi e al procedimento da lei descritti, avrei ottenuto la base di un autentico budino di riso norvegese.
Già testato e condiviso, su queste pagine, per lo Starbooks Redone, il riskrem andava ri-prodotto, al mio ritorno dalla Norvegia, per il bene della scienza e della sottoscritta (che è rice pudding addicted), sulla base delle sue preziose indicazioni! ;-)
Poiché, ripensando a tutti i dolci visti durante il mio viaggio lungo le coste norvegesi occidentali, mi sono tornate in mente le immagini di tanti pasticcini e dolci al cucchiaio deliziosamente guarniti con il caramello, sia morbido che croccante, ho scelto di cimentarmi in una variazione sul tema, accompagnando il mio budino con una lucida e golosa salsa al caramello. Inoltre, per richiamare la mandorla bianca nascosta nel budino e il largo utilizzo delle mandorle nella pasticceria scandinava, ho scelto di guarnire il tutto con delle mandorle caramellate.



RISKREM (BUDINO DI RISO NORVEGESE)
CON SALSA AL CARAMELLO E MANDORLE CARAMELLATE

dosi per 2 coppette


per il budino di riso

455 ml di latte fresco intero
50 gr di riso a chicco corto (io un Originario da agricoltura biologica)
125 ml di panna di latte fresca
35 gr di zucchero a velo
una mandorla pelata


per la salsa al caramello (secondo Luca Montersino)

 100 gr di zucchero semolato
70 gr di acqua bollente
28 gr di acqua


per le mandorle caramellate

10 gr di mandorle pelate
10 gr di zucchero semolato





Per la base del budino di riso: in una pentola a fondo spesso dai bordi alti, portate a bollore il latte.
In un pentolino a parte, portate a bollore dell'acqua e scottatevi il riso per 1 minuto. Scolatelo e infine sciacquatelo sotto l'acqua fredda corrente.
Mettetete il riso così sbianchito in una pentola, coperto con il latte bollente, e cuocete il tutto a fiamma moderata, a pentola scoperta, per almeno 50 minuti, mescolando ogni tanto per la prima mezz'ora e continuamente per gli ultimi 20 minuti di cottura, fino a che il latte non si sia completamente assorbito e il riso quasi disfatto.
Trasferite subito il composto ottenuto in una terrina e attendete che si raffreddi a temperatura ambiente, mescolandolo ogni tanto, prima di riporlo in frigorifero.

Per la salsa al caramello: in un pentolino a fondo spesso dai bordi alti, unite lo zucchero e i 28 grammi di acqua.
Ponete su fiamma moderata e attendete che lo zucchero si fonda. In un primo momento sembrerà che si "pietrifichi": non cedete alla tentazione di mescolarlo! Un un po' alla volta inizierà a sciogliersi e a fare le bolle.
Non appena lo zucchero inizierà a caramellare, assumendo un colore ambrato, togliete il pentolino dal fuoco, unite l'acqua bollente (preparata a parte mentre lo zucchero fondeva) poca per volta e mescolate velocemente. Attenzione: il caramello inizierà a bollire furiosamente e, se non vi tenete a una certa distanza mentre eseguite questa operazione, potreste correre il rischio di ustionarvi con qualche schizzo!
Trasferite nuovamente il composto su fiamma dolce e cuocete ancora 1 minuto.
Lasciate raffreddare completamente la salsa al caramello, quindi conservatela in un barattolino di vetro per tenerla pronta all'occorrenza.


Per le mandorle caramellate: ponete lo zucchero in un tegame a fondo spesso e attendete che fonda. A quel punto unite le mandorle e mescolate velocemente affinché siano tutte ricoperte dal caramello.
Togliete subito dal fuoco e versate le mandorle caramellate su un foglio di carta forno (o, se ne disponete, su un tavolo di marmo unto con olio di semi).
Attendete che il composto si raffreddi completamente prima di dividerlo a pezzetti.


Preparate il riskrem: tirate fuori dal frigo la base del budino (che, raffreddandosi, sarà diventata una massa compatta), quindi rompetela e lavoratela delicatamente con una spatola per riportarla a una consistenza morbida.
In una terrina, montate la panna, aggiungendo lo zucchero a velo quando è quasi soda.
Incorporate la panna montata alla base del budino di riso, compiendo con la spatola dei movimenti delicati dal basso verso l'alto, e aggiungete anche la mandorla pelata, in modo da "nascondendola"  all'interno del budino.
Distribuite il riskrem nelle coppette e guarnitelo a piacere con un po' di salsa al caramello e le mandorle caramellate. Servite le coppette insieme alla salsa al caramello, in modo che ciascuno possa servirsene a piacere.
Io vi consiglio di abbondare...!

8 commenti:

  1. O mamma mia.. avete fatto il viaggio che sia io che Riccardo ci diciamo semrpe di voler fare.. ma ahimè.. avendo solo 10 giorni l'anno ad agosto.. preferiamo sempre il mare della nostra amata Grecia.. Grazie per queste foto.. sono davvero meravigliose! Golosa invece la ricetta.. un baciotto

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  2. Cara Raffaella, le immagini hanno parlato per te. E non parlo solo della Norvegia, ma anche della ricetta.
    Complimenti!

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  3. mamma mia che belle foto,che fantastico panorama,grazie per tutto il dolce va provato

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  4. ottima la tua versione di riskrem (concordo, una delle golosità irrinunciabili dei Paesi Nordici!) sperimentata con la tecnica proposta all?MTC. Le mandorle caramellate evidenziano il legame anche simbolico di questo dolce con la mandorla nascosta ed il caramello, con la sua sottilissima punta amara è degna chiusura del tuo notevole cerchio. Apparente semplicità generata da un pensiero evoluto.
    (PS: ti ringrazio per il lapsus ma Acquolina è molto più bionda, più giovane e più carina di me...)

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    1. Oddiooooo, sono imperdonabile! :°
      Ho corretto subito :D scusamiii! La fretta ogni tanto gioca qualche brutto scherzo anche a m
      Grazie di tutto! :-)

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  5. Ma che foto strabilianti, che paesaggi incantevoli!!! Interessante anche la tua ricetta, brava davvero! Bacioni e buon we!!!

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  6. @Tutti: grazie mille! Sono molto lieta che abbiate apprezzato questa selezione di immagini catturate nel corso della mia vacanza scandinava! :-))

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  7. La scienza ringrazia. E anche la sottoscritta :-)
    Mancava, il budino del nord d'europa, mancava quella dolcezza sticky che solo a certe latitudini non stucca, mancavano le mandorle col caramello, che vuoi mettere che soddisfazione maggiore, invece della solita uvetta ;-)? Al volo, se mai dovessi preparalo un'altra volta: prova a speziarlo un po', col cardamomo, ovviamente: e avrai di nuovo un pezzetto di Norvegia nella tua cucina.
    E concordo con te: posti strappacuore...

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