19.1.17

Gnocchi di barbabietola morbidissimi, senza patate e (quasi) senza farina!




Se il genitore ti torna a casa dal mercato con delle belle rape rosse, non ci vuoi preparare, beh sì, la prima cosa che ti viene in mente, tipo... due gnocchi?! ;-D
Il "problema", però, è sempre lo stesso: riuscire a coniugare la voglia di un bel primo piatto, succulento e un po' più elaborato, con le esigenze nutrizionali del papà diabetico. E poiché le rape (così come la zucca, le carote ed anche altri ortaggi) hanno, da cotte, un indice glicemico più alto rispetto a quello che hanno da crude, bastavano già a se stesse, nel mio eventuale impasto.
Di impastare con le patate non se ne parlava. Ma senza farina, come si fa?!
Ed ecco che, dopo tanti tentativi con le chiavi di ricerca più disparate, mi imbatto in questi gnocchi di zucca della mia carissima e bravissima collega Claudia. Senza patate, con una quantità veramente irrisoria di farina, che però sembrano sciogliersi in bocca già solo al primo sguardo!
Ammetto di aver avuto un po' di timore all'idea di profanare una ricetta tanto ben collaudata da Claudia e dalla foodblogger Simona (alla quale, a sua volta, si è pienamente ispirata), ma la curiosità e la voglia di sperimentare alla fine ha prevalso e se, mezz'ora dopo aver pranzato con i miei gnocchi, sono già qui a raccontarvi quanto sono buoni e quanto dovete provarli anche voi, ci sarà un perché! ;-p
La ricetta originale (che prevede la zucca al posto della barbabietola) è assolutamente perfetta. Vi vengono fuori degli gnocchi che si sciolgono in bocca, forse addirittura più morbidi di quelli che otterreste da un impasto con le patate. Certo, dovete mettere in conto una lavorazione un po' più lunga ed elaborata, ma se volete ottenere un primo piatto eccezionale riducendo al minimo i carboidrati (e di un po' anche le calorie) non nutrirete alcun rimorso. Il fatto che sia venuta altrettanto bene con un altro ortaggio o tubero è un ulteriore, meraviglioso punto a favore di questa ricetta: chissà che non vengano fuori degli gnocchi spettacolari anche con le verdure a foglia verde, le zucchine o le carote! Chi ci prova per primo?! ;-)
Io ho apportato solo qualche piccolissima modifica all'impasto e scelto un condimento saporito a base di pecorino e provola affumicata, per rendere più equilibrato il risultato finale che, altrimenti, avrebbe teso ad un gusto troppo dolce.
Che ve ne pare come idea per una cenetta a lume di candela in occasione di San Valentino?!
Grazie mille, Claudia, per avermi fatto scoprire questa ricetta che non abbandonerò! :*




GNOCCHI DI BARBABIETOLA MORBIDISSIMI
SENZA PATATE E (QUASI) SENZA FARINA
CON SALSA AL PECORINO ROMANO E PROVOLA AFFUMICATA

dosi per 4 persone



per l'impasto

1 kg di barbabietole (rape rosse, circa 4)
50 gr di farina "0"
50 gr di farina "00"
20 gr di pecorino romano grattugiato
2 cucchiai colmi di uovo sbattuto
1/2 cucchiaino di sale fino


per il condimento

30 gr di pecorino romano grattugiato
100 gr di provola affumicata a cubetti


inoltre

30-40 gr di farina per formare gli gnocchi
un mestolo di acqua di cottura degli gnocchi




Preparate l'impasto degli gnocchi: lavate bene le barbabietole, privatele dello stelo e delle radici, quindi sbucciatele e tagliatele a fette non spesse. Conservate l'acqua vegetale delle barbabietole! Vi servirà per richiamarne il colore anche nel condimento. 
Disponete le fette di barbabietola su una teglia e sigillate il tutto con un foglio di alluminio. Infornate a 180°C e cuocete per circa 35 minuti. Trascorso questo tempo, togliete il foglio di alluminio e proseguite la cottura per altri 15-20 minuti.
Le barbabietole sono pronte quando, punzecchiate con i rebbi di una forchetta, non oppongono alcuna resistenza.

In una pentola a bordi alti, frullate le barbabietole cotte (attenti agli schizzi che macchiano!) fino ad ottenere una purea omogenea, quindi ripassate questa purea sul fuoco per asciugarla dell'acqua vegetale che avranno rilasciato. Salate e lasciate raffreddare completamente.



Unite alla purea fredda il pecorino, l'uovo e la farina, amalgamando benissimo. Il composto continuerà ad essere molle: non temete, è il segreto della riuscita di questi gnocchi! Sopite senza ripensamenti la tentazione di addizionare altra farina e procedete a formare gli gnocchetti con l'aiuto di due cucchiaini.

Ponete 30-40 gr di farina in un piatto fondo.
Prelevate con un cucchiaino una piccola parte di composto (fino a riempirlo per una metà) e, con l'altro cucchiaino, aiutatevi a dare una forma vagamente arrotondata (la forma è a vostra discrezione ma vi suggerisco di non fare mucchietti troppo grossi né troppo piccoli: della grandezza di una nocciola nel suo guscio andranno bene!).
Fate scivolare la pallina nel piatto con la farina e, con l'aiuto di un cucchiaino pulito, "seppellitelo" con un'altro po' di farina. Ripetete la stessa operazione fino ad avere, nel piatto, 5-6 mucchietti di impasto. Facendo dei movimenti rotatori, fare rotolare gli gnocchi su loro stessi nella farina, fino a che non ne risultino completamente sigillati. Adagiate gli gnocchetti di volta in volta pronti su una grossa teglia infarinata e procedete fino ad esaurire il composto.

Poco prima di avere tutti gli gnocchi pronti, mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua con un goccio d'olio (per evitare che, in cottura, gli gnocchi si attacchino tra di loro), salate con sale grosso appena l'acqua bolle e calate rapidamente gli gnocchi, che solleverete dalla teglia delicatamente, con una schiumarola (possibilmente piatta), scuotendo via l'eccesso di farina.

Mentre gli gnocchi cuociono (occorreranno un paio di minuti!), preparate il condimento: in una padella abbastanza ampia, sciogliete il pecorino con un mestolo di acqua di cottura degli gnocchi e l'eventuale acqua di vegetazione delle barbabietole tenuta da parte.
Non appena gli gnocchi saranno saliti a galla, scolateli ed aggiungeteli nella padella con il condimento. Aggiungete anche la provola a cubetti e amalgamate con delicatezza e rapidamente per ottenere una salsa cremosa.
Servite i vostri gnocchi con un'ulteriore spolverata di pecorino romano e... buon appetito!

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